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Le quattro qualità mentali
Consapevolezza
Mindfulness, Una guida pratica al risveglio
Joseph Goldstein

La porta della sagezza
La consapevolezza ha diversi significati e funzioni che sono essenziali per lo sviluppo della saggezza. Comprendere questa ricchezza di significati apre  nuovi orizzonti all'efficacia che può avere nel trasformare la nostra vita.

 

attendere al presente
Secondo l'accezione più comune, la consapevolezza è attenzione al presente, presenza mentale, vigilanza. E' l’opposto della distrazione. Quando ci sentiamo smarriti o incerti sul da farsi, possiamo sempre tornare all'esperienza del momento presente. 
L'arte di ascoltare reca un grande potere; è questa qualità ricettiva che permette alla saggezza di emergere.

 

La pratica di ricordo
A un altro livello, che spesso non associamo alla consapevolezza, sati (consapevolezza in Pali) significa 'ricordare' e si riferisce alla pratica della riflessione saggia che ci sostiene e ci dà impulso sul sentiero del risveglio.
Ricordiamo che gli alti e bassi della pratica fanno parte di un viaggio molto più grande. 
Quando consideriamo l'immensità del compito di vincere le abitudini seduttive responsabili della nostra ristrettezza mentale e chiusura del cuore, la nostra prospettiva si amplia.
La consapevolezza come ricordo include anche la riflessione sul nostro impegno a mantenere una condotta etica (sila, in Pali). Magari non lo facciamo spesso ma quando prendiamo atto della nostra pratica di sila  la fiducia in noi stessi e l'autostima crescono.


equilibrare le facoltà spirituali

La consapevolezza ha inoltre la funzione di equilibrare quelle che il Buddha definisce 'cinque facoltà spirituali': fede, energia, presenza mentale, concentrazione e saggezza. E' un modo di intendere l'intero viaggio spirituale, è considerarlo come il rafforzamento e l'equilibrio di queste facoltà. Il vero metro della pratica è la consapevolezza, non la particolare esperienza.

Custodire la mente
Oltre a tenere in equilibrio le facoltà spirituali, la consapevolezza funge da custode delle porte sensoriali, perché ci tiene al corrente di ciò che emerge tramite i sensi e ci aiuta a non perderci nella proliferazione dei desideri. Quando c'è la presenza mentale viviamo più serenamente.
La presenza mentale serve anche a proteggere la mente da pensieri ed emozioni non salutari. Se non siamo consapevoli, agiamo semplicemente sull'onda di schemi e abitudini tipici del nostro condizionamento.
Il grande potere del discernimento consapevole ci permette di abbandonare ciò che nuoce e coltivare quello che fa bene. Questo discernimento ha un valore inestimabile per la nostra felicità e il nostro benessere.
Nella nostra pratica di dimorare ardenti, chiaramente coscienti e consapevoli, impariamo a trovare l'equilibrio giusto fra attività e ricettività, fare e non fare.

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