Seeing, listening, noting . . .
Feeling the intriguing complexity of the systems which support life. How exquisitely delicate and purposely intertwined they are. Their vital strength arising from the natural interconnectedness that often remains hidden and mysterious. An incredible, undefinable beauty that is deep and true.
The energy manifesting to keep all these systems in continuous motion is beyond our capacity of comprehension. We think we 'know' because scientific data supplies us with information. However, the 'knowing' that needs attention, awareness, and gives birth to new perspectives is other, beyond the rational. Can we put ourselves in sync with this energetic frequency, feel its depth, its impersonal nature, its clarity, openness, and compassion?
These days are full of doubt, confusion, and unpredictability. The structures that comforted us with an illusion of having control and security have become obsolete. Our well thought out and analyzed systems are crashing, crumbling and disintegrating. Joseph Goldstein once said that during a time of crisis there is a 'fragmentation and polarization of presence'.
The current conditions brought about by the consequences of climate change and now the spread of Coronavirus19 have given birth to a deep sense of uncertainty. This uncertainty goes hand in hand with fragility and vulnerability.
Are we willing to recognize this fragility and vulnerability, to befriend these sensations while sitting quietly and patiently, to have interest enough to investigate our reactions? In embracing these, we touch the essence of this life. Life is always frail and vulnerable because it is not solid and constant. It is fleeting in its impermanence, it is difficult in its unsatisfactoriness and it is not 'ours'.
Discovering the richness of that which is . . .
Vedere, ascoltare, notare . . .Sentire la complessità intrigante dei sistemi che supportano la vita. Come sono squisitamente delicati e volutamente intrecciati. La loro forza vitale derivante dalla naturale interconnessione che spesso rimane nascosta e misteriosa. Una bellezza indefinibile, profonda e vera.
L'energia che si manifesta per mantenere tutti questi sistemi in movimento continuo va oltre la nostra capacità di comprensione. Pensiamo di "sapere" perché i dati scientifici ci forniscono informazioni. Tuttavia, il "sapere" che richiede attenzione, consapevolezza e dà vita a nuove prospettive è altro, al di là del razionale. Possiamo metterci in sintonia con questa frequenza energetica, sentirne la profondità, la sua natura impersonale, la sua chiarezza, apertura e compassione?
Questi giorni sono pieni di dubbi, confusione e imprevedibilità. Le strutture che ci hanno confortato con l'illusione di avere controllo e sicurezza sono diventate obsolete. I nostri sistemi ben studiati e analizzati si stanno schiantando, sgretolando e disintegrando. Joseph Goldstein una volta disse che durante un periodo di crisi c'è una "frammentazione e polarizzazione della presenza".
Le attuali condizioni determinate dalle conseguenze dei cambiamenti climatici e ora la diffusione del Coronavirus19 hanno dato vita a un profondo senso di incertezza. Questa incertezza va di pari passo con la fragilità e la vulnerabilità.Siamo disposti a riconoscere questa fragilità e vulnerabilità, a fare amicizia con queste sensazioni stando seduti in silenzio e pazientemente, ad avere abbastanza interesse per indagare sulle nostre reazioni? Abbracciandole, tocchiamo l'essenza di questa vita. La vita è sempre fragile e vulnerabile perché non è solida e costante. È fugace nella sua impermanenza, è difficile nella sua insoddisfazione e non è "nostra".
Scopriamo la ricchezza di ciò che è . . .
by Elizabeth Genovesi 2020